La terapia della speranza

Il documentario dal titolo “La terapia della speranza” racconta l’attività di volontariato presso il reparto di Ortopedia Oncologica dell’Istituto Regina Elena di Roma svolta dall’Associazione Rukije Un Raggio di Sole, formata da pazienti operati per una patologia neoplastica all’apparato muscoloscheletrico. L’obiettivo dei volontari è aiutare i pazienti ricoverati ad affrontare la stessa battaglia per la vita con cui si sono dovuti confrontare prima loro. Per i tumori di ossa e muscoli considerati rari, le terapie comportano quasi sempre un’invalidità fisica. Ai nuovi ricoverati i volontari raccontano le proprie esperienze, condividendo con loro gli stessi sentimenti ed emozioni, ma con le loro disabilità più o meno palesi narrano anche storie di tenaci riabilitazioni e di piena ripresa della vita. Il film, attraverso i racconti dei volontari che si intrecciano alle interviste di medici e ricercatori, documenta come il volontariato praticato dall’associazione Rukije trovi importanti riscontri scientifici, che ne evidenziano il valore terapeutico, coadiuvante delle cure cliniche, in grado di influenzare positivamente le emozioni e le risposte alle cure di chi soffre.

Obiettivi

Obiettivo del contributo è sensibilizzare sulla necessità di introdurre “La terapia della speranza” in ogni ospedale e reparto oncologico a livello nazionale. Una diagnosi di cancro è una delle più devastanti dal punto di vista psicologico. Se la mancanza di reazione alla condizione di malattia e la conseguente depressione sono fra i principali nemici della cura, in generale un contesto empatico e compassionevole del personale sanitario, potenziato da un’attività di volontariato specifica, accende la speranza del malato poiché incrementa la fiducia. Di conseguenza l’accettazione delle terapie aumenta, mentre diminuiscono lo stato depressivo e il senso di impotenza verso la malattia. Ascoltare direttamente da chi ce l’ha fatta di come si è rialzato dall’abisso di una diagnosi di cancro, passato dalla paura e dalla sofferenza alla capacità di costruirsi anche dei bei ricordi legati alla gioia di fare dei progressi, di come si è ripreso il tempo della vita nelle proprie mani reinventandola nelle nuove condizioni di disabilità, non rappresenta un racconto consolatorio, bensì un fatto concreto, una motivazione reale per combattere la malattia. La testimonianza di chi ha affrontato una patologia neoplastica e l’ha superata va considerata, dal punto di vista medico e psicologico, un vero e proprio approccio terapeutico.

A chi si rivolge

Medici, operatori sanitari, strutture ospedaliere, associazioni di pazienti

Materiali/metodi

1)Libretto “Vi regaliamo la nostra storia”, con prefazione di Alex Zanardi, in cui i pazienti operati di neoplasie dell’apparto muscoloscheletrico raccontano il proprio percorso psicologico, clinico e di riabilitazione nell’affrontare la malattia. Il libretto viene distribuito a tutti nuovi pazienti ricoverati nel reparto di Ortopedia oncologica dell’Istituto Nazionale Tumori Regina Elena di Roma.

2) Documentario “La terapia della speranza”, finalista al Festival Internazionale di cinema “Uno Sguardo Raro sulle malattie rare”, che verrà diffuso su YouTube e presentato in vari contesti nazionali e internazionali